Canzoni natalizie (un po’) volgari

Tanti Auguri!
Tanti Auguri!

Bene. Avevamo capito che i christmas carrols non fanno presa su di me. Dopo aver citato un capolavoro così splendidamente dissacratore come Fairytale of Newyork (clicca qui per l’articolo), mi ritrovo oggi a celebrare degnamente in Natale alle porte.
Lo faccio riportando una delle canzoni meno natalizie del secolo, ma allo stesso tempo dannatamente divertente. Grandma Got Run Over by a Reindeer (ovvero nonna è stata investita da una renna) scritta da Randy Brooks negli anni 70-80′. Sotto il testo ed una mia traduzione:

Grandma got run over by a reindeer.
Walking home from our house Christmas eve.
You can say there’s no such thing as Santa,
But as for me and grandpa we believe.

She’d been drinking too much eggnog,
And we begged her not to go.
But she forgot her medication, and she
Staggered out the door into the snow.

When we found her Christmas morning,
At the scene of the attack,
She had hoof-prints on her forehead,
And incriminating Claus marks on her back.

Now we’re all so proud of grandpa,
He’s been taking this so well.
See him in there watching football,
Drinking root beer and
Playing cards with Cousin Mel.

It’s not Christmas without Grandma,
All the family’s dressed in black
And we just can’t help but wonder:
Should we open up her gifts,
Or send them back?

Now the goose is on the table
And the pudding made of fig
And the blue and silver candles
That would just have matched
The hair on grandma’s wig.

I’ve warned all my friends and neighbours
Better watch out for yourselves,
They should never give a license
To a man who drives a sleigh and plays with elves

Traduzione in italiano

Nonna uccisa dalla slitta di Babbo Natale
Nonna uccisa dalla slitta di Babbo Natale

Nonna è stata investita da una rennatornando a casa per la vigilia di Natale
potrai dire che non c’è niente come Babbo Natale
ma non per me e nonno.

Aveva bevuto troppo zabaione
l’abbiamo pregata di non andare,
ma aveva scordato la sua medicina
e ha barcollato dalla porta alla neve.

Quando l’abbiamo trovata la mattina,
sulla scena dell’attacco,
aveva impronte di zoccoli sulla fronte
e segni incriminanti di Babbo Natale sulla schiena

Nonna è stata investita da una renna
tornando a casa per la vigilia di Natale
potrai dire che non c’è niente come Babbo Natale
ma non per me e nonno.

Adesso siamo tutti fieri di nonno,
si è ripreso molto bene
lo vediamo guardare partite
bere birre e giocare a carte con il cugino Mel.

Non è Natale senza nonna
tutta la famiglia è vestita in nero,
non può aiutare ma ci domandiamo
dovremmo aprire i regali o rimandarli indietro?

Nonna è stata investita da una renna
tornando a casa per la vigilia di Natale
potrai dire che non c’è niente come Babbo Natale
ma non per me e nonno.

L’oca è sul tavolo,
così come il budino di fichi,
e le candele blu e d’argento
avrebbero fatto pendant con la parrucca di nonna

Ho messo in guardia tutti i vicini e gli amici:
‘State attenti’
Non avrebbero mai dovuto dare la patente
ad un uomo che porta la slitta e gioca con gli elfi.

Nonna è stata investita da una renna
tornando a casa per la vigilia di Natale
potrai dire che non c’è niente come Babbo Natale
ma non per me e nonno.

 

 

Canzoni natalizie irlandesi

Un Babbo Natale Irlandese

Il Natale può essere molto stucchevole. Le canzoni natalizie possono essere molto stucchevoli. L’ascolto forzato di Bianco Natale in almeno 20 occasioni nel corso di una singola giornata è decisamente stucchevole. Non si salvano certamente ‘Last Christmas‘ o roba simile. Troppo inflazionate.

Non nascondo invece il mio amore per quelle canzoni natalizie ‘poco ortodosse’, soprattutto quelle irlandesi. Dissacranti, ironiche e brillanti riescono a strappare un sorriso giocando sulla tradizione della ballata natalizia.
Abbiamo già parlato della canzone natalizia irlandese più famosa, resa famosa da Shane McGowan (frontman dei Pogues) e da Kristy MacColl. Fairytale of New York è un colloquio tra due giovani che si offendono pesantemente, rompendo gli schemi della classica smielata sinfonia natalizia. Così un’originale ragazza in collera con il fidanzato pregava che il Natale alle porte potesse essere l’ultimo per il partner che, a sua volta, la ricambiava dandole della ‘vecchia puttana drogata’ Ecco, di nuovo, il magnifico duetto della canzone:

Ma questo mitico pezzo di storia musicale folk non è l’unico capolavoro prodotto dai geni irlandesi. Pezzi, dai testi decisamente più classici, riescono comunque a rompere con la tradizione grazie ad un ritmo veloce fatto di suoni celtici. In questo gruppo le canzoni natalizie abbondano. Ne cito solamente due, particolarmente significative.
La prima, Christmas in Killarney, fu scritta negli anni 50′ e resa celebre da tantissimi artisti, irlandesi per lo più. La versione più famosa (e la migliore, secondo il sottoscritto) è quella degli Irish Rovers:

Il testo è semplicissimo e allo stesso tempo molto evocativo.

Ross Castle a Killarney

Il setting è Killarney, cittadina nel profondo sud dell’isola di smeraldo, famosa soprattutto per i numerosi laghi (i cosiddetti  Lakes of Killarney) che costellano il suo territorio. Ross Castle fa da cornice a questo splendido paesaggio. Insomma, pur non essendo mai stato a Killarney per le festività natilizie, l’atmosfera non deve mancarle.
Così le famiglie della cittadina si apprestano a festeggiare il natale irlandese: ospitalità (le porte delle case sono aperte e vischio sopra le porte ), cordialità (i vicini telefonano per fare gli auguri), familiarità (ragazzi locali che si travestono da babbo natale per la gioia dei piccini) e ancestrali tradizioni cattoliche (il prete che benedice la casa). Un quadretto davvero invitante, perfino per i più acerrimi avversari del natale. Immancabile, nel testo, il rimando alle miriadi di canzoni irlandesi da cantare per l’occasioni (jigs e reels). Un’immagine perfetta, resa perfettamente in musica.

La seconda canzone (o meglio inno) che volevo citare è molto meno famosa. Si intitola The Wexford Caroled è antico inno gaelico, le cui origini si perdono nel tempo. Wikipedia lo colloca addirittura al Medioevo. Ad ogni modo, questo breve componimento ha un potere evocativo immenso e merita di essere ascoltato. In effetti, meriterebbe anche maggiore attenzione da parte dei cantanti e dei discografici, dal momento che spesso è rimasto in sordina nei monotone compilation natalizie celtiche-irlandesi. Posto qua una delle versioni più famose, quella di Celtic Woman, anche se quella di Loreena McKennitt resta insuperabile (e introvabile, a quanto pare).

Buon ascolto e Buon Natale, e se incontrate Daidí na Nollag (Babbo Natale in irlandese) salutatelo da parte mia.

Se volete scoprire di più sulla musica irlandese clicca qui.