Le libertà etiche del nostro tempo

Sono visibilmente preoccupato per la deriva del nostro amato (o no?) Paese. E’ intollerabile che certe forze politiche e una buona parte della base si impongano sul progresso, sulla possibilità di un domani migliore. Mi riferisco ovviamente ai delicati “temi etici”: aborto, pacs(dico o come diamine si chiamano adesso), matrimoni di vario tipo, e soprattutto eutanasia.

Sono stato fortunato a nascere ed a crescere in una regione, la Toscana, che tradizionalmente tende ad epurare ogni tipo di bigottismo e stupida ipocrisia. E allo stesso tempo mi sento altrettanto fortunato per aver ricevuto un’educazione cristiana degna di tutto rispetto.

Lo ammetto, sono un antiabortista convinto; e sicuramente prima di staccare i fili della vita ad un mio parente od a me stesso ci penserei mille volte; ma NON TOLLERO che sia lo stato a scegliere per noi. E non capisco certamente l’accanimento(vd il caso Englaro) con cui i signori Prelati e le loro degni consorti (I parlamentari) si ostinano a negare le libertà individuali che ognuno di noi deve possedere. Che caspita ma sarò libero (se fossi una donna) di abortire invece di destinare un figlio ad un destino ingrato, e allo stesso modo potrò essere libero di scegliere di non soffrire più dopo una lunga malattia?

E’ inconcepibile come nel 2009, si senta ancora parlare di libertà negate. Vogliamo riprenderci il nostro destino e la nostra esistenza e poter decidere, NOI SOLI, cosa fare delle nostre coscienze. Io rispondo solo a Dio, non allo Stato, e mi meraviglia che il clero cattolico respinga chi ha “peccato”; e pensare che uno dei loro messaggi originari era di perdonare il prossimo. D’altronde Maria Maddalena mica era una suora….

Eppure ripeto, personalmente, preferirei uccidermi piuttosto che prendermi tali responsabilità davanti a Dio; ma questa logica deve scaturire assolutamente dal proprio ego non certamente da imposizioni di vario tipo. Amen.